La posizione del ciclista in bicicletta è ciò che maggiormente influenza l’aerodinamica

Le gare a cronometro sono la massima espressione della velocità che un atleta può sostenere in sella alla sua bicicletta su un dato percorso. Le prove contro il tempo sono sforzi massimali, in cui bisogna dare tutto per 20, 30, 40 minuti e ovviamente ogni dettaglio può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Nell’ottica di massimizzare la performance ricopre un’importanza strategica lo studio dell’aerodinamica del ciclista, in quanto l’attrito dall’aria è la forza maggiore che ci ostacola quando dobbiamo andare in bicicletta ad alte velocità. Dal punto di vista aerodinamico si possono trarre grandi vantaggi riducendo il coefficiente d’attrito del telaio della bici (disegno e geometrie aero dei tubi) e dei vari componenti (ruote, manubrio, corone), nonché dell’abbigliamento tecnico del ciclista, sfruttando materiali innovativi che permettono la massima aderenza dei tessuti al corpo del ciclista e fanno “scivolare” meglio l’aria riducendone l’attrito. Tuttavia ciò che influenza in maniera più significativa la penetrazione aerodinamica è la posizione che il ciclista assume in sella alla sua bicicletta. La posizione a cronometro è studiata in maniera specifica per ridurre il drag aerodinamico e questo può essere fatto riducendo l’area frontale (superficie del ciclista/bicicletta che impatta frontalmente l’aria) e riducendo le turbolenze che si sviluppano attorno e dietro al ciclista e ne riducono la velocità.

Massimizzare la penetrazione aerodinamica significa perdere in efficacia della spinta sui pedali

Una posizione a cronometro che prevede il busto molto flesso in avanti, la schiena piatta e il bacino ruotato in avanti è la posizione che più di tutte migliora l’efficienza aerodinamica, in quanto l’area frontale del ciclista è ridotta al minimo. Tuttavia in questa posizione le articolazioni delle anche lavorano sempre in flessione marcata e le ginocchia del ciclista si trovano molto vicine al suo petto al punto morto superiore. Questa posizione riduce la capacità del ciclista di sviluppare potenza sui pedali, poiché le sue articolazioni lavorano a gradi estremi del range di movimento e i suoi muscoli non si trovano nella corretta lunghezza muscolare per produrre la massima forza durante la contrazione muscolare. Inoltre una posizione del genere può diventare scomoda da sostenere nel tempo, con la conseguenza che il ciclista tenderà sempre più spesso a muoversi, perdendo i vantaggi aerodinamici che si erano ricercati.

Il segreto è trovare una posizione che bilanci l’efficienza aerodinamica e la spinta sui pedali

Purtroppo abbiamo visto che l’efficienza aerodinamica e la capacità di esprimere forza sui pedali sono due caratteristiche che non vanno di pari passo, bensì si possono ostacolare a vicenda. Il segreto per andare più forte nelle gare contro il tempo è trovare una posizione in bicicletta che sia sì performante dal punto di vista aerodinamico, ma che non pregiudichi la capacità dell’atleta di esprimere watt. E ogni atleta ha il suo personale bilanciamento, non esiste una regola, perché tutto è influenzato dalle caratteristiche fisiche del ciclista e dalla sua adattabilità. Un’altra cosa a cui bisogna fare attenzione è il comfort del ciclista, in quanto una posizione poco confortevole sarà poco sostenibile nel tempo, richiedendo al ciclista un’ulteriore spreco di energie per mantenere quell’assetto.

Ricapitolando, i punti chiave da ricercare sono:

  • efficienza aerodinamica
  • efficienza biomeccanica della spinta
  • sostenibilità nel tempo e comfort della posizione

Per fare tutto ciò si agisce sui vari parametri della bicicletta che determinano la postura del ciclista, con particolare attenzione al manubrio (appendici), ma anche alla posizione della sella, che sarà tendenzialmente più alta ed avanzata.

Le ultime tendenze tra i professionisti

Per vedere qual è lo stato dell’arte nella ricerca della massima prestazione nelle gare contro il tempo ho realizzato un video dove analizzo le tendenze dei corridori professionisti al via al Giro d’Italia 2019. Particolare attenzione viene data alla scelta dei componenti che possono favorire una migliore posizione in bici. Buona visione!